La UNRWA da assistenza legale ai palestinesi in Libano, ma non per ciò di cui hanno davvero bisogno

Il 30 aprile la UNRWA (l’Agenzia dell’ONU per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi) ha pubblicato questo tweet: “In Libano, la nostra Unità di Aiuto Legale fornisce servizi per contribuire a migliorare la situazione dei rifugiati palestinesi.”

E’ sicuramente vero che i palestinesi in Libano vivono nello squallore e sono trattati come spazzatura da parte del governo libanese. Inoltre sono esposti a periodiche esplosioni di violenza tra le varie fazioni dei campi profughi. Non possono allontanarsi dai campi sovraffollati e non possono costruire nuovi edifici all’interno dei campi. Ci sono solo due vie d’uscita per loro.

Una è quella di andarsene e trasferirsi negli Stati europei o del Golfo, l’altra è quella di diventare cittadini libanesi in modo da poter acquisire pieni diritti. Se un palestinese è in grado di dimostrare che i suoi antenati paterni erano cittadini libanesi nel 1921, e inoltre di dimostrare di non essere un pericolo per il Libano (e il Libano sospetta che tutti i palestinesi siano pericolosi), allora può diventare cittadino libanese.

Questo è un obiettivo molto difficile da raggiungere. Anche se molti di loro sono discendenti di persone che hanno vissuto in Libano un centinaio di anni fa (la ragione per cui così tanti sono fuggiti in Libano nel 1948 è che le loro famiglie erano ancora lì), ci vuole tempo e denaro per dimostrare alle autorità libanesi di essere davvero libanese. Per fare ciò, i palestinesi in Libano hanno bisogno di avvocati.

Ma l’UNRWA fornisce servizi legali a questo proposito? Ovviamente no. L’UNRWA fornisce davvero servizi legali necessari ai palestinesi, i cui pochi diritti in Libano vengono sempre più ridotti nel silenzio assoluto del mondo arabo e della leadership palestinese. Ma quest’unico servizio non viene fornito.

Fonte Padre Gabriel Naddaf

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