Accordo segreto USA – Iran: le smentite poco convincenti di Obama

Hanno destato molto scalpore le indiscrezioni di stampa che raccontano di un accordo segreto tra gli USA e l’Iran (ne abbiamo parlato qui). Ieri sera da Washington è arrivata la smentita da parte della Casa Bianca, ma onestamente è apparsa molto fiacca.

Prima di tutto non è stato il Presidente Obama a dare la smentita, come sarebbe logico per una accusa così grave, ma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, il quale si è limitato a dire che quanto scritto ieri da importanti giornali israeliani non corrisponde a verità. Nessuna argomentazione, nessuna replica diretta e, soprattutto, nessuna smentita diretta del Presidente Obama. Insomma, una difesa d’ufficio che fa pensare a un certo imbarazzo.

A peggiorare la situazione ci si è messo oggi l’ex vice ministro degli Esteri israeliano, Yossi Beilin, il quale smentendo le dichiarazioni dell’ambasciatore americano in Israele, Dan Shapiro, ha parlato apertamente di “sentimento di odio personale” da parte di Obama verso il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.  Obama sarebbe inviperito con Netanyahu per le presunte interferenze del Premier israeliano nella campagna elettorale americana. “Le relazioni tra i due Paesi sono buone” ha detto Beilin ad alcuni giornalisti, “sono le relazioni tra i due leader che sono pessime. Obama detesta Netanyahu, lo odia personalmente”.

Intanto trapelano alcune indiscrezioni su un accordo raggiunto tra il capo della CIA, David Petraeus, e il premier israeliano in merito alla possibile fornitura a Israele delle nuove bunker-buster bombs di produzione americana in grado di penetrare 20 metri di cemento armato. Se Netanyahu accetterà di rinviare l’attacco all’Iran a dopo le elezioni americane, gli USA forniranno queste bombe a Israele. Un ricatto bello e buono che conferma che l’interesse di Obama è solo quello di arrivare alle elezioni senza essere coinvolto in un conflitto con l’Iran e che da ancora più forza alle indiscrezioni apparse ieri sulla stampa israeliana.

Sarah F.