«Se ha le sembianze di un’anatra, se cammina come un’anatra, se fa qua qua, allora è chiaro che è una papera». Il Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha usato questa metafora per descrivere la volontà dell’Iran di dotarsi di armi nucleari. In sostanza se tutte le evidenze dicono che Teheran vuole la bomba atomica perché far finta di non vederle?
L’unico che ancor si rifiuta di vedere la realtà è il Presidente americano Barack Obama. Certo in pubblico dice di essere preoccupato della bomba iraniana,ma nella realtà dei fatti fa ben poco per impedirlo. Continua ancora a vedere una “strada diplomatica” per impedire all’Iran di dotarsi di armi nucleari mentre tutto il mondo sa che la strada diplomatica e l’unica che porterà gli Ayatollah all’atomica. E’ un’anatra zoppa che il mondo e Israele in particolare si stanno portando dietro, un peso che rischia di trasformare il Medio Oriente in un calderone nucleare dove tutti vorranno la bomba.
Ma l’anatra zoppa americana non va solo contro gli interessi mondiali con la sua “politica di contenimento”, una specie di “politica della mano tesa” portata avanti con altri mezzi, ma va contro anche la stragrande maggioranza del suo Paese e del Congresso USA che proprio ieri si è espresso su due punti fondamentali: l’attacco alle centrali nucleari iraniane ritenuto ormai indispensabile, e un attacco all’esercito siriano per difendere la popolazione dai macellai iraniani al soldo di Assad. Niente da fare, la paperella americana continua a zoppicare e con lui tutto il mondo.
Per capire quanto Obama sia lontano dalla realtà (e anche dal suo Paese) basta vedere cosa ha detto ieri il repubblicano Bob Turner il quale ha riportato al New York Times di come in seno al Congresso USA vi sia una grandissima maggioranza bipartisan a favore dell’attacco all’Iran. «Il Congresso si rende conto che il mondo è attualmente in guerra – ha detto Bob Turner al NYT – Se in passato abbiamo dovuto combattere contro il comunismo, oggi il nemico è il fondamentalismo islamico di cui l’Iran è una delle maggiori rappresentazioni».
Per la cronaca, ieri Netanyahu ha incontrato Obama il quale continua a sostenere la politica delle sanzioni e solo in caso estremo l’opzione militare. Il premier israeliano ha spiegato al Presidente americano che aspettare il buon esito delle sanzioni potrebbe voler dire dare il tempo a Teheran di arrivare alla bomba atomica, ma da quell’orecchio l’anatra zoppa americana non ci sente.
In realtà ha poca importanza quello che pensa o dice la paperella americana. L’impressione è che Israele abbia già deciso in maniera del tutto autonoma rispetto al pensiero di Obama. Lo ha fatto capire a chiare lettere proprio il premier israeliano quando parlando dal palco della conferenza AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) ha detto che «Israele non permetterà mai all’Iran di dotarsi di armi nucleari a prescindere dal sostegno o meno degli USA».
Per la prima volta nella storia della fenomenale alleanza USA-Israele un premier israeliano è costretto a procedere per la salvezza del suo Paese senza che a Washington ci sia qualcuno con gli attributi sufficientemente adatti per prendere decisioni di fondamentale importanza per tutto il mondo. E’ come andare in giro con un’anatra zoppa che rallenta tutto e tutti mentre gli Ayatollah si avvicinano sempre più alla loro macchina di morte globale.
Miriam Bolaffi