Come volevasi dimostrare i colloqui sul nucleare tra gli ispettori dell’Agenzia Atomica Internazionale (AIEA) e il regime iraniano sono falliti. Due giorni fa gli ispettori della AIEA erano arrivati a Teheran per ispezionare alcuni siti dove si sospetta che l’Iran stia producendo armi nucleari. Questa notte hanno lasciato l’Iran per l’impossibilità di visitarli.
In particolare gli ispettori volevano visitare il sito militare di Parchin, ma il regime iraniano ha opposto un netto rifiuto confermando così la sua assoluta malafede e, indirettamente, che un recente rapporto redatto da alcune intelligence occidentali nel quale si evidenziava come proprio a Parchin l’Iran stesse testando elementi di un ordigno nucleare, fosse basato su dati concreti e certi. Secondo quanto si apprende da fonti dell’AIEA gli ispettori non faranno ritorno in Iran giudicando conclusa qualsiasi ipotesi di trattativa. L’Agenzia Atomica Internazionale si appresta ad emettere un ulteriore rapporto sull’Iran (dovrebbe uscire il prossimo 5 marzo) che si dice sarà ancora più duro ed esplicito del precedente. L’atteggiamento tenuto dall’Iran nei confronti degli ispettori dell’AIEA dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che Teheran sta solo cercando di prendere tempo per arrivare al famoso “punto di non ritorno”, cioè al primo test nucleare.
Ed è proprio su questo che nei giorni scorsi c’è stato un acceso scontro tra il Governo israeliano e l’Amministrazione USA. Gli americani temono che Israele possa attaccare le centrali nucleari iraniane senza nemmeno avvertire gli alleati. Il Presidente Obama si oppone fermamente ad un intervento armato sostenendo che Israele dovrebbe aspettare che le sanzioni imposte a Teheran dalla comunità internazionale facciano effetto, ma ormai è chiaro che quelle sanzioni non fermeranno l’Iran dal raggiungere il suo obbiettivo come è altrettanto chiaro che gli USA non hanno mai avuto un Presidente così debole a livello internazionale. Ad ulteriore conferma dell’assoluta debolezza dell’amministrazione americana al momento in cui scriviamo nessun commento è arrivato dal Dipartimento di Stato USA su questo ennesimo e clamoroso fallimento della diplomazia.
Sventato attentato in Azerbaijan – Intanto continua la politica degli attentati contro personale israeliano messa in atto da Teheran. In Azerbaijan è stato sventato l’ennesimo attentato progettato ai danni di inviati del Governo israeliano nella repubblica caucasica. Ieri la polizia di Baku assistita dai servizi segreti azeri ha arrestato un numero imprecisato di persone che avevano creato una cellula terroristica che aveva il compito di colpire personale israeliano in missione in Azerbaijan. Gli arrestati, secondo fonti azere, sono collegati direttamente all’intelligence israeliana e ad Hezbollah e sono stati trovati in possesso di un nutrito arsenale di munizioni ed esplosivi. L’Azerbaijan nelle ultime settimane è diventato il fulcro della “guerra sporca” che si sta combattendo tra Iran e Israele.
Sarah F.