Egitto sull’orlo del baratro: i Fratelli musulmani oltre il 40%

E’ proprio il caso di dirlo: l’Egitto è sull’orlo del baratro se sono vere le indiscrezioni secondo le quali da un primo esame del voto di lunedì e martedì i Fratelli Musulmani avrebbero ottenuto oltre il 40% dei consensi. A riferirlo sono fonti di informazione egiziane che però non sono assolutamente confermate.

Secondo queste fonti, nonostante l’altissima affluenza di donne (o magari grazie a questo fatto, visto che la “vera donna islamica” vota sempre come le ordina il marito o il padre), i Fratelli Musulmani avrebbero ottenuto un risultato maggiore di quanto preventivato (si prevedeva un 30%) arrivando a superare il 40% delle preferenze. A riferirlo alla Reuters è stata una fonte anonima del Freedom and Justice Party (FJP), cioè il partito che fa capo proprio ai Fratelli Musulmani.

A dire il vero c’è il forte sospetto che i dati diffusi dal FJP non siano proprio attendibili, ma se fosse vero per l’Egitto e per un eventuale futuro sistema democratico, sarebbe una sorta di ecatombe visto e considerato che la Fratellanza Musulmana imporrebbe nella terra dei faraoni la legge islamica (sharia) e che con ogni probabilità farebbe in modo di invalidare il trattato di pace con Israele che regge dal 1979 portando in tutta la regione una situazione altamente instabile e un gravissimo danno economico per il già fragile Egitto.

Secondo questa stessa fonte il partito che fa capo a Basil Adel, cioè quello che comprende forze liberali, cristiane e laiche, avrebbe raggiunto il 30% dei consensi, non sufficienti cioè a contrastare l’islamizzazione estremizzata dell’Egitto. Gli ultraconservatori islamici avrebbero avuto solo il 5% dei voti che però potrebbero andare a coalizzarsi con i Fratelli Musulmani.

Insomma, come ci si aspettava, in Egitto si prefigura l’avvento della Fratellanza Musulmana, il che vorrebbe dire che dopo Tunisia, Libia e Marocco, l’islam integralista si fa strada anche in Egitto. Altro che “primavera araba”.

Sarah F.