E’ incredibile quello che la comunità internazionale permette di fare alla Turchia islamista di Erdogan. Incredibile e inaccettabile. Da un lato permette ai turchi di alzare impunemente la tensione in Medio Oriente e di appoggiare apertamente una azione illegale come la Freedom Flotilla. Dall’altro tace sulle gravissime violazioni dei Diritti Umani perpetrate dal regime turco contro il popolo curdo.
Ma andiamo con ordine. Negli ultimi giorni il regime turco ha portato la tensione diplomatica con Israele ai massimi livelli. Ha sequestrato passeggerei israeliani nell’aeroporto di Istanbul. Ha espulso prima l’ambasciatore israeliano e poi ha ordinato a tutti i diplomatici di lasciare la Turchia entro oggi. Infine ha fatto intendere che scorterà le imbarcazioni che vorranno forzare il blocco su Gaza con le sue navi militari, fatto questo che potrebbe portare ad un incredibile scontro armato tra la marina israeliana e quella turca. Tutto questo perché? Perché secondo Ankara Israele dovrebbe chiedere scusa per aver bloccato il tentativo di forzare il blocco su Gaza e per aver difeso i propri militari saliti a bordo della Navi Marmara dal tentativo di linciaggio da parte degli “attivisti” della IHH, una Ong turca legata al fondamentalismo islamico. E’ chiaro che Israele non può chiedere scusa per un atteggiamento legittimo mentre la Turchia ha appoggiato apertamente una azione illegale e fuori dal Diritto Internazionale volta al sostegno di un gruppo terrorista, il tutto nell’assoluto silenzio di UE e Stati Uniti.
Ma non è solo l’assurdo silenzio della comunità internazionale sulle azioni di prepotenza del regime turco verso Israele che ci fa indignare. E’ soprattutto l’accettazione del fatto che la Turchia, mentre si fa paladina dei Diritti degli arabi residenti in Palestina, si trasforma in carnefice del popolo curdo che di Diritti ne avrebbe molti di più del cosiddetto “popolo palestinese”. Negli ultimi giorni, nel silenzio più assoluto della comunità internazionale, la Turchia ha represso nel sangue le proteste dei curdi di nazionalità turca (vedere il video che segue), ha attaccato le basi curde nel Kurdistan iracheno violando senza pudore la sovranità di un altro Stato uccidendo,nel farlo, decine di civili. Ha bombardato senza ritegno i villaggi curdi anche con armi proibite, come rivela un rapporto che verrà pubblicato nei prossimi giorni. E dopo tutto questo ha il coraggio di chiedere le scuse di Israele per aver difeso i propri confini e la propria sicurezza.
E’ evidente che l’Unione Europea rappresentata da quella signora filo-araba che è Chaterine Ashton, e gli USA filo-islamici di Obama, usano due pesi e due misure nel giudicare quali siano le violazioni dei Diritti Umani e del Diritto Internazionale, considerando i palestinesi e i terroristi di Hamas quasi intoccabili e il popolo curdo, oppresso dalla Tuchia, dall’Iran e dalla Siria, al pari di uno zero assoluto. Guardate bene il video che segue girato nel Kurdistan turco e notate la durezza della repressione turca. Adesso provate a immaginare se a comportarsi così fossero stati gli israeliani. Cosa sarebbe successo? Le “grandi” organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani (Amnesty e HRW) avrebbero stilato decine e decine di comunicati stampa di condanna. Gli odiatori di Israele sarebbero insorti e la comunità internazionale, dalla UE all’Onu, avrebbe creato commissioni d’inchiesta per verificare il comportamento israeliano. E’ successo niente di tutto questo con la Turchia? Chiaramente no. I turchi possono massacrare come e quando vogliono chi gli pare senza che nessuno alzi un fiato. E si fanno pure paladini del Diritto. E poi non abbiamo parlato di Cipro, occupata militarmente da Ankara dove vige una limitazione dei Diritti fondamentali senza precedenti in Europa (ma ne parleremo nei prossimi giorni).
Beh, è ora di finirla con questa oltraggiosa sceneggiata. La Turchia va severamente sanzionata e condannata a tutti i livelli per l’inqualificabile oppressione del popolo curdo, una oppressione che va avanti da decenni e che negli ultimi tempi ha portato addirittura l’esercito turco a invadere il territorio iracheno. La Turchia predica bene, ascoltata da un esercito di odiatori, ma razzola parecchio male. E’ bene che si sappia.
Sharon Levi
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