Il festival dell’ipocrisia si abbatte su Israele

Di ipocrisia e di ipocriti ne è pieno il mondo, ma la quantità di ipocrisia che si sta abbattendo ultimamente su Israele sta passando davvero ogni limite. Partendo dalle legittime rivendicazione dei giovani israeliani, puntualmente strumentalizzate dai filo-palestinesi, fino alla legittima reazione agli attentati che giovedì hanno colpito Israele, puntualmente demonizzata dai soliti imbecilli che preferiscono legittimare un gruppo terrorista piuttosto che uno Stato democratico sotto attacco qual è Israele.

Per capire la quantità di ipocrisia che si sta abbattendo sulla piccola democrazia israeliana basta prendere un pallottoliere e contare, dati alla mano, la quantità di articoli (cartacei e sul web) dedicati alla più che legittima reazione israeliana agli attacchi di giovedì e quelli dedicati ai massacri che da mesi stanno avvenendo in Siria. I primi, nel volgere di poche ore, hanno superato di gran lunga i secondi sebbene i fatti siriani siano molto più gravi e vadano avanti ormai da mesi.

Da un lato abbiano uno Stato democratico e legittimo continuamente sotto attacco e dall’altro abbiamo un regime sanguinario che da mesi sta letteralmente massacrando il suo popolo. E a chi si rivolge l’attenzione dei cosiddetti “pacifisti”? Ma naturalmente a Israele e alla sua legittima difesa dal rischio di estinzione, di distruzione. Bastava guardare il TG3 di giovedì scorso per rendersi conto di quale ipocrisia stia invadendo i media italiani di un certo tipo. L’attento contro Israele era appena stato compiuto e come titolava la terza rete nazionale italiana? “L’aviazione israeliana attacca Gaza” e solo dopo dicevano che si trattava della reazione ad un sanguinoso attentato. E così gli altri giornali di un certo tipo. Ieri, per esempio, un fondo finemente  polemico apparso su La Repubblica a firma Bernardo Valli ha girato attorno alla questione e al problema del Sinai per finire con il puntare il dito su Israele pur di difendere improbabili primavere arabe e di attaccare la reazione israeliana agli attacchi di giovedì. E poi bastava dare una occhiata ai commenti apparsi su diversi articoli che trattavano dell’attentato di giovedì pubblicati sul web per capire che aria tirava. Persino commenti quasi gioiosi per gli attentati e di condanna preventiva della immancabile risposta israeliana. Mai visti commenti simili su articoli (pochi) che parlavano della situazione in Siria o delle repressioni in Iran che pure sono due regimi estremamente sanguinari e non certo democrazie conclamate come Israele.

E ora si tenta di far passare la legittima reazione israeliana ad un sanguinario e criminale attentato per un atto di guerra, dimenticando che il problema non è Israele ma è Hamas e tutti quei gruppi terroristici che infestano la Striscia di Gaza e la Penisola del Sinai. Dimenticando persino che dietro a questi gruppi terroristici ci sono entità estremamente pericolose come Al Qaeda e l’Iran degli Ayatollah.

I “pacifisti” amano riempirsi la bocca con la parola “PACE” ma proteggono chi la pace non la vuole e brama la guerra e la distruzione di uno Stato democratico. Se non è ipocrisia questa, cos’è?

Se si vuole veramente la pace in Medio Oriente si deve affrontare il problema alla radice, estirpare definitivamente il male, cioè distruggere una volta per tutte Hamas e tutti i gruppi terroristici che gli girano attorno. Non ci sono alternative. Non ci sono trattative di pace da condurre semplicemente perché Hamas non vuole la pace. E fino a quando la ANP e Fatah non prenderanno definitivamente le distanze dal gruppo terrorista che infesta la Striscia di Gaza, non potranno esserci trattative nemmeno con loro. Se si evita di parlare di questo e si cerca di imporre le “ragioni della pace” in maniera strumentale come ha fatto Romano Prodi pochi giorni fa significa che si è ipocriti ai massimi livelli o che non si conosce la situazione medio-orientale.

Le chiacchiere stanno a zero. Non si fa la pace con chi non la vuole e non si tratta con chi non vuol trattare. Tutto il resto è solo ipocrisia.

Miriam Bolaffi

  1. Finalmente anche Miriam si è convinta che la pace la si fa con chi vuole la pace, con interlocutori che in minima parte abbiamo delle consapevolezze di democrazia almeno allo stato promordiale. Ma purtroppo in Cisgiordania e nella striscia di Gaza non c’è nessun interlocutore che abbia la pur minima conoscenza di cosa vuol dire democrazia, ergo, la pace non ci sarà mai!
    Una ricerca fatta al Cairo poco tempo fa indicava nel 65% le persone che volevano la democrazia, ma l’85% negava l’uguaglianza tra uomo e donna, e così di male in peggio.
    Non potrà mai esserci una pace definitiva in Israele, per la semplice ragione che nessuna organizzazione politica palestinese sa cosa voglia dire la parola democrazia, e quindi la pace è solo un’utopia. Se Miriam pensa che Abu Mazen sia disposto a riconoscere Israele ed intrattenere colloqui di pace, vuol dire che si è fatta una canna, per la semplice ragione che due minuti dopo aver riconosciuto Israele, Abu Mazen sarebbe in compagnia di Allah con 100 vergini a disposizione.
    Quando Netanyahu diceva che Mahmoud Abbas era il suo partner per la pace, sovranità di Israele in cambio di sicurezza, di uno stato per i palestinesi in cambio di sicurezza rigorosa ec… lo diceva sul serio, ma il Palestinese lo pugnalava alle spalle non arginando la virulenta propaganda anti-israeliana, presenziando a manifestazioni di Fatah dove l’esistenza di Israele non veniva presa in considerazione.
    Ma come fa Miriam solo a pensare di intrattenere colloqui di pace con simili “democratici”, è semplicemente impossibile anche perchè questi palestinesi vengono indottrinati sin dalla culla a venerare chi fa strage di israeliani.
    Ed è per questo che l’effimero accordo tra Abu Mazen e Hamas, (applaudito anche da Erdogan) è stato stipulato per non aver a che fare con Israele, e chiedere unilateralmente il riconoscimento all’ONU dello Stato Palestinese.
    Come andrà a finire?
    Nessuna paura, ci penserà Prodi assieme a Bersani a perorare la causa palestinese, e allora si che saremo fregati!

  2. Dido dice “Finalmente anche Miriam si è convinta che la pace la si fa con chi vuole la pace”
    ma di cosa parla questo qui? Miriam è sempre stata molto critica verso Hamas e verso Fatah, forse la più strenue sostenitrice dell’intervento duro. Certo non manca di fare anche critiche a certi elementi del governo, ma è una prerogativa israeliana frutto della democrazia. Forse questo dall’Italia non si può capire visto che voi siete abituati ad altri leader che non ascoltano le critiche, ma in Israele è diverso, le critiche vengono sempre ascoltate e valutate specie quando provengono da persone che Israele la amano e non certo da gente come certe Ong dubbie. Se deve scrivere commenti per fare presenza forse è meglio che almeno lo faccia in maniera un tantino più costruttiva

  3. cara Ilenia (non credo che tu non sia l’Ilenia che conosco io e che ogni tanto posta commenti su Secondo Protocollo) non ho mai visto tante cazzate messe assieme, un distorsione della verità tipica di voi filo-palestinesi. Volete la pace? Certi appelli fateli ad Hamas

  4. Caro Aaron, continua a scrivere le solite cose tipo quelle che scrivono i bambini: Hamas è cattivo, Abu Mazen è cattivo, Israele è buono ecc…
    La verità che tu devi ancora capire, e lo si legge dal tuo commento, sta proprio nella frase: la pace si fa solo con chi vuole la pace.
    E se nquesta frase non ti è ancora entrata in testa, beh non so cosa farci.

  5. condivido la critica agli attacchi palestinesi in Israele ma non considero rispondere al sangue col sangue “una più che legittima difesa”.
    non mi sembra di vedere equidistanza nell’articolo anche perchè come i gruppi terroristi palestinesi lanciano razzi,lo stato Israeliano risponde con la stessa moneta e ha una pessima condotta riguardo i diritti umani e anche riguardo i minori.

    Lo confermano anche operatori umanitari Israeliani,vedere qui:
    http://www.btselem.org/

    per non parlare poi delle risoluzioni ONU violate o dei bombardamenti sui magazzini delle nazioni unite col fosforo bianco a gaza durante l’operazione piombo fuso (vedere “to shoot an elephant” http://www.youtube.com/watch?v=BY9uplI2QI0 è tutto documentato.

    invito tutti ad un analisi più critica della questione perchè nè Hamas nè il governo Israeliano sono campioni di diritti umani

    non si lanciano razzi per la pace,neanche per difesa.altrimenti saremmo tutti terroristi.

  6. è emerso che gli attentatori di Eilat sono tutti egiziani, Gaza non c’entra nulla, su Gaza si è abbattuta una rappresaglia insensata che è a tutti gli effetti un crimine.

    Che dice adesso la signora Bolaffi? E Aaron? E Roberto? E Dido?

    Sono stati bombardati per niente e se rispondono con i Kassam agli f16 sono loro che non vogliono la pace?

    Quanto ci si può fidare di un governo d’incompetenti sanguinari?

    E quanto ci si può fidare di scrive cose come queste qui sopra senza la minima prudenza e mostandono enormi pregiudizi?

    E quanti di voi sono pronti ad ammettere questo crimine? E quanti invece diranno che tanto sono terroristi lo stesso e che quindi va bene bombardarli comunque?

  7. è emerso che gli attentatori di Eilat sono tutti egiziani o è emerso che tre degli attentatori erano egiziani mentre gli altri erano palestinesi? Ma a prescindere da questo, se non si parte dal concetto che Hamas è un gruppo terrorista che mai farà la pace con Israele si fa un torto agli stessi palestinesi, o almeno a quei pochi interessati a vivere in pace in uno stato loro. Continuare a difendere Hamas dicendo di voler difendere i palestinesi è il più grosso paradosso che ci possa essere.

  8. Il militante jihadista Zadi Ismail Asmar, nato nel 1974 nella città di Rafah, è stato identificato come autore ed organizzatore della strage del Negev di giovedì 18 agosto, ed è stato “targeted” l’altro ieri dalle forze aeree israeliane.
    Ismail Asmar ha operato per diverso tempo a Gaza fra i terroristi, e da qui ha organizzato l’attentato del Negev.
    Così tanto per informare chi difende i terroristi di Gaza.
    Chissà perchè quando succede qualcosa “fuori dalle righe”, chi commette il misfatto non fa mai parte dell’organizzazione terroristica ufficiale di Hamas o degli Hezbollah, ma si tratta sempre di cellule impazzite…

  9. @Smentisco – i fatti sono sotto gli occhi di tutti e basta seguire la logica: chi ce l’ha con Israele? HAMAS. chi è il leader dei palestinesi? HAMAS. se è vero che 2+2 fa 4 allora gli attentati dello scorso giovedì ai pullman israeliani venivano da palestinesi introdottisi nel Sinai. Del resto anche in Egitto ci sono i FRATELLI MUSULMANI che inneggiano ad Hamas e ai palestinesi: quindi di chi sarebbe la colpa?

  10. nessun palestinese è tra i cadaveri dei terroristi di Eilat, Zadi Ismail Asmar è stato ucciso a Gaza e non ad Eilat o nei pressi e la sua “identificazione” non è altro che un’accusa senza prove per legittimare un massacro stupido e infondato

    @roberto, secondo la tua buffa esposizione sarebbe legittio da parte dei palestinesi colpire qualsiasi israeliano, trasformando così ogni atto di terrorismo palestinese in un atto legittimo di guerra, nemmeno ti rendi conto di quello che scrivi

    @ Miriam, non si può proprio prescindere da chi siano gli autori, quando si colpisce degli innocenti si commette un crimine e Gaza è stata colpita per punire gli autori dell’attacco di Eilat, non per sfogarsi contro dei cattivi a caso

    Siete imabarazzanti nelle vostre risposte, una vergogna per Israele, di più: una minaccia per la sua reputazione, siete dei veri talebani

  11. p.s. per Miriam, non hanno nemmeno bomabrdato gente di Hamas, non ne sai nulla, ma parli lo stesso

    e non ho difeso Hamas, ho accusato il governo israeliano di un crimine e d’incompetenza

  12. chiaramente tu ne sai parecchio perché eri li. Infatti hanno bombardato quelli delle Brigate Salah Eddin uccidendo quel porco di Abu Sabri Enner. Ma anche quelli hanno la targa di Hamas perchè, tu che sei così esperto, saprai benissimo che a Gaza non vola una mosca senza che Hamas lo sappia. Ma che te lo dico a fare…..a un espertone come te queste cose manco a dirle.
    PS
    i civili a Gaza muoiono perché Hamas ha la bella abitudine di mettere i suoi covi in mezzo a loro e i leader terroristi, così coraggiosi, se ne fanno scudo. In Israele muoiono perchè presi di mira deliberatamente. Vatti a fare un giro da un’altra parte

  13. Smentisco è il solito sinistroide cattocomunista amante della bandiera arcobaleno della pace, quella bandiera che sventolava anche il povero Arrigoni, e dietro la quale sperava di aver salva la vita.
    Ma purtroppo le solite cellule impazzite di Hamas, e ce ne sono tantissime, tante quante sono i militanti di Hamas, non hanno accettato le idee innovative del “semplice” pacifista italiano, e alla fine hanno deciso di ammazzarlo anche per l’evidente ragione che tutto sommato non era un amante dell’Illuminato.
    Quando ieri ho scritto che il terrorista assassino Zadi Ismail Asmar è stato “targeted” l’altro ieri, non penso che sia morto nel deserto del Negev il 18 agosto, non ti pare, smentisco? Non sai connettere con la funzione temporale del tuo cervello?
    Accusare Israele di incompetenza può anche essere possibile, nessuno è infallibile, ma quello che smentisco non capirà mai, perché ragiona come ragionano tutti coloro che condannano Israele per aver reagito ad un vile attentato dove sono morti non solo militari ma anche civili innocenti, è che la sua continua lettura dei soliti media che odiano Israele lo ha ormai portato sulla strada del credere a tutto quello che scrivono, come fa il “giornalista” Calapà sul Fatto Quotidiano (quotidiano preferito dai giornalisti di Free Italian Press, almeno fino a poco tempo fa), dove riportava (seduto al bar della movida notturna di Ramallah) la solita favoletta della donna morta per i gas israeliani durante una manifestazione in Cisgiordania a Bil’in.
    Ecco i commenti degli odiatori di Israele, e non per ultimo in ordine di lettura sarà quello di smentisco.

  14. @Smentisco – vedo proprio che non hai capito quel che volevo dire….io ho dettto che gli attentati di giovedì scorso sono chiaramente organizzati da Hamas per far reagire Israele CHE HA TUTTI I SACROSANTI DIRITTI DI REAGIRE CONTRO QUESTI ATTI DI VIOLENZA. Se purtroppo ci rimangono pure die bambini la colpa è sempre di quei vigliacchi di Hamas che non è la prima volta che usano scudi umani per dimostrare che Israele è cattivo e loro (Hamas) sono i buoni.
    Sono 63 anni che Israele lotta per la sua sopravvivenza ed ora la cosiddetta “primavera araba” minaccia ancora più gravemente l’esistenza stessa di israele circondato com’è da popolazioni minacciose che vogliono quel che voleva Hitler 70 anni: il genocidio del popolo ebraico. Ahmadinejad insegna…

  15. ma a tutti voi vi pagano per dire queste baggianate? ma voi che fate tutti gli attivisti per i diritti umani etc, lo volete prende in mano un libro di diritto internazionale e uno di storia delle relazioni internazionali e affrontare la questione nella maniera più obiettiva possibile invece di sputar sentenze? ma voi ci siete stati in Terrra Santa a far volontariato o qualcosa sul sociale? almeno ad aver visto la situazione coi propri occhi per poter giudicare?

    se voi siete attivisti per i DIRITTI UMANI siamo messi proprio male.
    i soliti discorsi da bar sulla questione palestinese…siete opinionisti da uomini e donne.

  16. Cla, io ti posso dire che se c’è qualcuno che non sa neanche cosa siano i diritti umani sono proprio quelli di Hamas che come giustamente qui si fa notare con diritti dei palestinesi non c’entrano proprio nulla se non aizzarli all’odio contro Israele. Rileggiti il perchè ci furono le due geurre, quella dei 6 giorni nel giugno 1967 e del Kippur nell’ottobre 1973: in entrambi i casi egiziani e siriani volevano la distruzione di Israele che doveva pur difendersi…alla faccia dei “pacifisti” che pur di dar ragione ad Hamas sono più razzisti dei nazionalsocialisti di triste memoria. Anche io non voglio essere di parte però si sta evidenziando una vera e propria nuova campagna antisemita da parte di un certo schieramento politico che per interesse o per raccogliere voti fa finta di non vedere quel che succede: cioè che da 63 anni milioni di esseri umani in Israele sono sotto al costante minaccia di un nuovo genocidio.

  17. ecco, cla è una di quelle persone che rientra tranquillamente in quelle descritte dal Miriam in questo articolo
    http://www.secondoprotocollo.org/?p=3424
    si riempiono la bocca con la parola diritti e poi difendono Hamas invece dei palestinesi. Vanno una volta a fare una gita in terra santa e si sentono tutti esperti di medio oriente
    ma davvero credete che sono tutti fessi?
    Perché non dite niente di quelo che succede in Siria dove anche oggi c’è stato un nuovo massacro? Dove eravate quando Ahmadinejad massacrava i giovani iraniani?
    falsi moralisti del cazzo (e scusate il francesismo ma quando ce vò ce vò)

  18. grazie noemi per avermi definito “falso moralista del cazzo”.volevo solo dirti che la mia “gita” era in realtà un campo di cooperazione tra israeliani e palestinesi. secondo poi io non ho MAI difeso Hamas o preso posizione,solo invitato a vedere il problema con metodo.

    niente di più,perchè prima delle guerre del ’67 e del ’73 citate da ROberto ci sono molte questioni da tenere in considerazione,prima di tutto la condotta del governo inglese con i palestinesi prima della creazione dello stato israeliano poi la decisione dell’ONU di creare uno stato ebraico in Israele quando la maggior parte degli storici e politologi ritengono un errore madornale questa decisione,poichè in ambito di legittimità politica lo stato ebraico doveva essere fatto in Germania.

    poi vabbè Noemi,se leggessi bene quello che scrivo o ti leggessi un libro di storia delle relazioni internazionali non so se cambieresti opinione ma son sicuro che non mi offenderesti gratuitamente e forse non scenderesti in sproloqui tipo ” Dove eravate quando Ahmadinejad massacrava i giovani iraniani? ” o “Perché non dite niente di quelo che succede in Siria dove anche oggi c’è stato un nuovo massacro?”….io non stavo assolutamente parlando di quelle cose.

  19. la tesi che lo stato di Israele dovesse nascere in Germania (chissà poi perché) è la stessa sostenuta da Ahmadinejad il che fa capire benissimo come la pensi cla

    Diritto Internazionale: OK parliamone. i palestinesi non sono un popolo, ma una invenzione di Arafat. Fino a quel momento nessuno parlava di “palestinesi” ma di abitanti arabi della Cisgiordania (per altro massicciamente abitata da ebrei). A rigor di logica dovrebbero essere giordani solo che Arafat voleva tutta la Giordania (poi passò al Libano e solo dopo si concentrò sulla west bank) cosa che fece parecchi incazzare il vecchio re giordano che sterminò qualche migliaia di cisgiordani prima di sbatterli fuori e rinunciare alla West Bank (gli inglesi l’avevano data a lui) proprio perché non voleva tra le palle quei cialtroni. Non so nemmeno se si possono considerare arabi dato che gli stessi paesi arabi badano bene a tenerli rinchiusi in appositi campi senza dare loro alcun diritto.

    Al contrario gli ebrei abitano quelle regioni da ben prima della nascita di Maometto. Quelle terre sono storicamente loro. L’Onu ha solo sancito un Diritto che avevano a differenza dei cosiddetti “palestinesi”.

    Se si volesse proprio essere precisi si potrebbe affermare (come ha fatto oggi qualcuno – non ricordo chi -proprio su questo sito) che “la west bank è terra ebraica occupata dai palestinesi”

I commenti sono chiusi.