Israele: sui fatti della Flotilla la commissione Turkel scagiona Israele e condanna la IHH

Si è conclusa nei giorni scorsi l’inchiesta avviata dalla “commissione Turkel” sui fatti riguardanti gli scontri avvenuti a bordo della Mavi Marmara, la nave turca che lo scorso anno insieme ad altre navi tentò di forzare il blocco navale su Gaza. Durante gli scontri tra militari israeliani e membri della IHH, una Ong turca legata al fondamentalismo islamico, morirono nove membri della IHH e per questo Israele venne accusata di gravi delitti internazionali.

Le conclusioni della Commissione Turkel, creata apposta da Gerusalemme per fare piena chiarezza sui fatti avvenuti a bordo della Mavi Marmara, scagionano completamente i militari israeliani e condannano duramente la IHH. Non solo, i risultati dell’inchiesta sono stati considerati dagli Stati Uniti e da altri paesi pienamente imparziali e precisi.

Secondo il rapporto (300 pagine) consegnato domenica scorsa, i commandos della marina israeliana che erano saliti a bordo della Mavi Marmara, vennero attaccati dai componenti della IHH con coltelli, bastoni, mazze e altre armi allo scopo di uccidere i militari israeliani. Secondo quanto ricostruito dalla Commissione Turkel, i componenti della IHH a bordo della Mavi Marmara avevano predisposto con molta accuratezza il piano ed erano tutt’altro che elementi pacifici. La reazione dei militari israeliani è stata quindi puramente difensiva.

La Commissione ha ascoltato moltissimi testimoni tra i quali i primi militari a scendere a bordo della nave turca. I giovani hanno raccontato di essere stati immediatamente attaccati e feriti e hanno parlato di un vero e proprio tentativo di linciaggio. I militari israeliani non potevano quindi fare a meno di difendersi in quanto le loro vite erano messe seriamente in pericolo. Gli scontri sono avvenuti solo sulla Mavi Marmara, vero covo della IHH, mentre nelle altre navi tutte le operazioni di appontaggio si sono svolte senza incidente alcuno.

La commissione ha ribadito anche la legittimità del blocco navale sulla Striscia di Gaza. Tutti gli aiuti umanitari destinati a Gaza possono entrare nel territorio occupato dal gruppo terrorista di Hamas attraverso i valichi di terra appositamente aperti da dove ogni settimana passano migliaia di tonnellate di aiuti umanitari. Non c’è quindi nessuna violazione del Diritto Internazionale per quanto riguarda il blocco navale su Gaza.

Durissime le conclusioni sulla IHH, definita “tutt’altro che una Ong pacifista”. I membri della IHH avevano decine e decine di armi, centinaia di migliaia di dollari destinati a finanziare Hamas e avevano studiato un piano deliberato per scatenare la reazione israeliana con l’intento di screditare a livello internazionale sia Israele che il blocco navale su Gaza.

Come detto ieri sono arrivate molte reazioni al rapporto della Commissione Turkel. Tra le prime quella del Dipartimento di Stato americano che ha definito la relazione “imparziale, trasparente e credibile”. Reazioni positive anche da altri Stati europei. La Turchia, com’era prevedibile, ha invece duramente contestato la relazione così come Iran e Siria.