Solo pochi giorni fa sentivamo i leader europei indignarsi per i massacri del regime iraniano sui manifestanti pacifici, parole di condanna pressoché univoche da ogni dove. Pensi….bene, finalmente qualcosa si muove. E poi cosa emerge accuratamente occultato dai media nostrani? Che tra tre giorni una delegazione della Unione Europea si recherà in Iran per una visita “di cortesia”. Semplicemente scandaloso.
E così ancora una volta assisteremo al trionfo della realpolitik e della ipocrisia. Invece di dimostrare con i fatti lo sdegno per la durissima repressione in atto in Iran, invece di mandare segnali chiari di dissenso al regime e, nel contempo, di far sentire l’appoggio alla dissidenza, come viene chiesto da più parti, l’Europa invia una delegazione a stringere mani grondanti di sangue innocente e a stringere accordi commerciali con il dittatore persiano. Vergognoso.
Il bello è che, se da qualche parte si levano voci di dissenso per questa visita davvero inopportuna, a dirigere il fronte di coloro che in Iran ci vogliono andare è il nostro Ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ieri diceva “credo che quella visita sia opportuna. Sono favorevole a ogni incontro interparlamentare. Inviterei subito a Montecitorio la Commissione esteri del parlamento iraniano. L’Europa deve battersi per il rispetto dei Diritti fondamentali ma senza chiudere ogni porta”. Che vergogna per il nostro Paese. Ci manca solo che oltre a invitare i parlamentari iraniani a Montecitorio il Ministro Frattini li inviti anche a qualche trasmissione TV dove possano spiegare con chiarezza i motivi che hanno spinto il regime iraniano a massacrare centinaia di manifestanti, a incarcerarne migliaia, a torturare e violentare centinaia di donne iraniane colpevoli solo di manifestare per la libertà e, infine, ad arrestare centinaia di giornalisti e blogger. Chissà, tante volte non gli bastasse la TV di stato iraniana potremmo fargli fare propaganda anche da qualche televisione italiana.
Grazie Ministro Frattini per l’appoggio incondizionato che da alla dissidenza iraniana, un appoggio di cui, siamo certi, ne farebbero volentieri a meno. Grazie anche all’Unione Europea per la sua coerenza nel denunciare i misfatti del sanguinario regime di Teheran per poi non disdegnare qualche affaruccio con il dittatore persiano. E noi che abbiamo chiesto (urlandolo) una immediata interruzione di ogni rapporto diplomatico e il richiamo degli ambasciatori EU dall’Iran. Poveri scemi.
Va detto, per dovere di cronaca, che in Italia il vicepresidente vicario del Parlamento Europeo, Gianni Pittella (PD), si batte fieramente affinché questa vergognosa visita non venga effettuata sostenendo che “il segnale che l’europarlamento deve dare è quello di interrompere ogni rapporto con il regime iraniano. Alla luce delle ultime vicende si rischierebbe davvero di offrire una sostanziale legittimazione degli interlocutori di Governo iraniano”. Così si parla. Così parla un vero politico europeo.
Noi abbiamo già iniziato a inviare mail di scuse ai dissidenti iraniani che conosciamo, mail nelle quali evidenziamo la nostra vergogna di cittadini europei di fronte a questa “missione diplomatica” semplicemente scandalosa e ribadiamo il nostro incondizionato appoggio. Chiediamo ancora una volta che il parlamento Europeo interrompa qualsiasi rapporto diplomatico con l’Iran e che richiami tutti gli ambasciatori a Teheran. Sappiamo che le nostre sono solo parole al vento, ma la gente deve sapere cosa fanno i nostri politici, deve sapere che le parole che pronunciano non corrispondono ai fatti e che intendono legittimare un sanguinario regime.
Articolo scritto da Miriam Bolaffi